l super ecobonus del 110% si basa sulla necessità di rendere il patrimonio immobiliare sempre più protetto dalle insidie climatiche, con la finalità di utilizzare sempre meno energia per proteggersi dalle temperature troppo fredde o troppo calde. Tende poi ad incentivare l’utilizzo di energia rinnovabile e quindi a disincentivare l’utilizzo di gas e derivati del petrolio per climatizzare gli ambienti, attraverso l’applicazione di coibentazioni sui tetti e sulle facciate degli stabili e la installazione di infissi performanti.
Questi interventi si traducono inevitabilmente in una riqualificazione immediata dello stabile per quanto concerne l’aspetto architettonico, l’integrità e la funzionalità dell’involucro e degli impianti rinnovati, ne consegue anche un aumento del valore dell’immobile basato sul rinnovo puramente edilizio.
Ma il salto di qualità deriva dalla finalità principale dell’intervento, che è rappresentato dal risparmio energetico.
Tutti sappiamo che, per accedere ai benefici fiscali, bisogna progettare interventi che permettano il miglioramento di almeno due classi energetiche e, per questo, sono previsti budget adeguati anche rilevanti per il rinnovo degli impianti di climatizzazione invernale
e per la produzione di acqua calda centralizzata.
Grazie a queste possibilità, la rivalutazione dell’immobile si basa anche sull’effettivo
risparmio delle spese condominiali di riscaldamento e acqua calda, che si evidenzia moltissimo quando si passa a gestire il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria mediante impianti con generatori a pompa di calore.
In molti casi questa impiantistica fa promuovere sotto l’aspetto energetico lo stabile direttamente in una delle classi A, la lettera magica che ha rilanciato il mercato immobiliare soprattutto nelle grandi città, e Milano rappresenta l’esempio più eclatante.
La riqualificazione degli stabili grazie al super ecobonus si traduce in un aumento del valore di mercato della unità immobiliare che può variare da un minimo del 10% fino al 30%. Ovviamente anche il valore locativo aumenta in funzione del comfort abitativo.
Senza considerare il tema delle spese condominiali, che risulteranno ridotte. Facendo degli esempi pratici, gli aumenti del canone mensile per appartamenti di circa 100 metri quadri si possono concretizzare in 100 euro al mese solo perché sono diminuite le spese.
